sentierando nel Ponente Ligure

Camminare è per sua forma esistere

6.05.2013 Piccola guida ad Oruxmaps

Come gia’ accennato nel resoconto relativo all’escursione del 4 maggio 2013 a Pra Boe’ l’utilizzo di un qualche strumento tecnico che possa aiutarci nell’orientamento anche in luoghi che ci sono sconosciuti potrebbe in alcuni casi risolverci molti dubbi sulla strada da seguire evitandoci anche situazioni poco simpatiche(errori di percorso in zone particolarmente selvagge oppure con problemi di visibilita’(nebbia o imbrunire)). Il metodo che utilizzo io è semplice ed ha gia’ superato numerose verifiche sul campo. Ovviamente va da se’ che è necessario un minimo studio fatto a casa in preparazione all’escursione.

Necessario

         Un minimo di dimestichezza con l’uso del PC;

         Uno smartphone android( io utilizzo un economico LG Optimus E400);

         Una connessione internet mobile(ormai di tipo economicissimo);

         Un software cartografico installato sullo smartphone( in questo caso parlero’ di OruxMaps).

Quindi installate OruxMaps sullo smartphone. E’ sufficiente che copiate in una directory il file che trovate qui https://www.box.com/s/b7z90ntbxhketu83gdd6   e che tramite un app manager potete installare. La versione di oruxmaps che vi allego  non è la piu’ recente perche’ credo che dal punto di vista della fruibilita’ e della facilita’ di accesso ai comandi la vecchia versione sia piu’ comoda. Comunque utilizzate pure quella che preferite.

Ora a casa potete provare a preparare una traccia col percorso che avete intenzione di fare. Per chi non ha dimestichezza la mia frase puo’ sembrare un enigma. In effetti la domanda è: come faccio a preparare una traccia tenuto conto che in pratica percorrero’ sentieri e strade sterrate spesso lontane da tutto e da tutti? Possiamo utilizzare diverse risorse in rete. Per esempio utilizzare Openstreetmap che è un progetto europeo di mappatura del territorio assolutamente free e che cresce grazie al contributo di tutti i volontari che continuamente inseriscono nuovi percorsi. I dati di Openstreetmap sono utilizzabili sfruttando software come Mapsource che puo’ risiedere nel proprio pc di casa oppure servizi in rete come Bikeroutetoster. In questo caso vi daro’ delle brevi indicazioni proprio su quest’ultimo servizio online. Andando qui. http://www.bikeroutetoaster.com/  si aprira’ la pagina principale e poi cliccando in alto a sinistra su course creator si aprira’ una finestra con la mappa del mondo. Una volta individuata la zona di interesse ed ingrandita alla bisogna siamo pronti per costruire il nostro percorso. In alto a destra scegliamo Street o Cycle e nella finestra a destra selezioniamo la casellina OSM e scegliamo bike o foot. Ora siamo pronti. Portiamoci all’inizio del nostro percorso e clicchiamo col mouse. Questo sara’ il nostro punto di partenza. Ora portiamoci piu’ avanti sul nostro sentiero e clicchiamo nuovamente; vedrete che l’applicazione comincera’ a tracciare il vostro percorso. Andate avanti cosi’ sinche ‘ avete completato e poi in alto a sinistra cliccate su Summary, l’applicazione vi aprira’ un’altra finestra con i dati del vostro giro e con la possibilita’ di salvare la traccia in vari formati. Scegliete gpx e google earth e salvate. Ora avete la traccia del vostro giro. Domanda: e se il percorso nella zona dove voglio andare non è mappato e quindi non trovo gia’ le tracce? Non esiste la bacchetta magica; dovrete armarvi di pazienza e vedere se utilizzando google earth sulla zona di interesse riuscite ad individuare la strada o il sentiero che vi puo’ interessare. Se lo trovate potete tracciare utilizzando google earth e salvare poi il file in formato KML.

Bene a questo punto se tutto va bene dovremmo avere il nostro smartphone con installato Oruxmaps e le nostre tracce in formato GPX e/o KML. Accediamo mediante l’apposito cavetto alla memoria del telefono e troviamo la directory Oruxmaps, cliccandoci sopra vedremo le subdirectory una delle quali ha nome tracklogs: è proprio il “contenitore” delle tracce a cui attinge Oruxmaps.Copiamoci dentro la o le tracce di nostro interesse e sconnettiamo il telefono. Ora non manca piu’ nulla.

Lanciamo Oruxmaps ed alla videata iniziale scegliamo Tracce. Se è la prima volta che lo usiamo il programma non fa vedere nulla quindi chicchiamo a sinistra sul nostro telefono e comparira’ il comando Aggiorna che ci permettera’ di selezionare le tracce che abbiamo in precedenza caricato. A questo punto dovremmo vedere le tracce. Scegliamo quella di interesse e clicchiamoci sopra. Il programma ci chiedera’cosa fare offrendoci una moltitudine di scelte. Diciamogli di caricare come rotta e poi clicchiamo su Segui e su Allarme rotta. In questo modo impostando l’allarme dalle opzioni del programma avremo l’emissione di un segnale acustico se ci allontaniamo piu’ di x metri dal giusto percorso. Io utilizzo l’impostazione 40 metri e mi trovo benissimo. Come sfondo della vostra traccia usate la mappa che volete selezionandola tra quelle disponibili offerte dal programma.

Direi che è tutto e molti passaggi sono piu’ complicati da spiegare che da effettuare. Ricapitolando:

Android > OruxMaps

SEGUIRE una TRACCIA

Menù Traccia -> Carica file

Appare la lista dei file disponibili nella cartella delle tracce (la cartella è programmabile nelle impostazioni).
Ci si può spostare nelle varie cartelle e ricercare il file.
OruxMaps gestisce direttamente GPX, KML e KMZ.

AAA
BBB
CCC

Menù traccia -> Carica file

Esempio della lista di cartelle e file quando carico una traccia

File selezionato, doppio click per aprirlo

DDD


Quando la traccia è stata caricata, OruxMaps ci chiede se si vuole seguirla, con lo stesso percorso o in senso inverso, se attivare allarmi (quando ci si distanzia di XXmt programmabili viene emesso un allarme), e se attivare il GPS ed iniziare subito a registrare seguendo questa traccia.

EEE

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04.05.2013 Anello Rifugio Siri, Colla Cravarezza, Pra’ Boe’, San Giacomo e ritorno

La giornata era destinata all’escursione alle Cascate dell’Arroscia ed al borgo di Poilarocca nel comprensorio di Mendatica ma l’assenza a vario titolo di alcuni componenti del gruppo consiglia di rimandare e cosi’ come “ripiego” (che poi tanto ripiego non si dimostrera’) decidiamo di percorrere un anello come da titolo dell’articolo. In particolare ci incuriosiva la visita al Rifugio Siri che nessuno di noi aveva ancora raggiunto, e le nuove pale eoliche di recentissima costruzione nella zona di Pra Boe’. Quindi partenza come consuetudine intorno alle ore 8 da Finale Ligure con direzione Feglino e poi strada per Pian dei Corsi. L’asfalto pessimo ci consiglia un’andatura prudente, comunque in circa mezzora giungiamo al bivio con la strada sterrata che si dirige a San Giacomo e su di uno spiazzo a sinistra parcheggiamo. La giornata è mite anche se si alternano momenti soleggiati ed altri di copertura pressoche’ totale. Ci avviamo percorrendo l’ampia carrabile in direzione San Giacomo. La sede stradale è stata allargata per permettere il passaggio degli automezzi utili alla costruzione delle pale eoliche ed il fondo compattato con l’uso di pietrisco. Dopo circa 1,5 km sulla sinistra si diparte in salita una sterrata priva di indicazioni che dopo un centinaio di metri presenta una sbarra a chiusura della strada. In un caso come questo ci soccorre l’uso dello smartphone android che ho con me e che adeguatamente fornito di giusta applicazione ci consente di individuare la giusta deviazione. A tal proposito rimando ad una piccola guida che potrebbe esservi molto utile per orizzontarvi anche in luoghi sconosciuti e che trovate qui https://sentierando.wordpress.com/2013/05/06/6-05-2013-picc…da-ad-oruxmaps/.   Superata la sbarra la strada sale regolare nel folto del bosco, il fondo morbido per l’umidita’ è facilmente percorribile ed in breve giungiamo al Rifugio Siri. E’ questa una costruzione risistemata da Volontari di Calice Ligure ed utilizzabile da chiunque. All’interno si trovano vani confortevoli con un’ambiente cucina ed una camera dotata di materassi per il pernotto. E’ presente anche un bagno con doccia. Davvero un lavoro meritorio per una struttura che speriamo non venga deturpata da qualche imbecille. Potrebbe essere davvero additata come esempio di quel che si definisce “Bene Comune” affidato al buon senso ed all’educazione civica di tutti i frequentatori, a vario titolo, di questi meravigliosi boschi. Concordata la scelta di tornare per una “merenda” riprendiamo a salire sempre seguendo l’ampia sterrata che termina ad uno spiazzo a forma di quadrivio. Andiamo dritti e saliamo ancora pochi metri svoltando a destra in salita, le altre due deviazioni saranno utili al ritorno.Inizia ora un sentiero magnifico percorso anche in mtb denominato “crestino” che  dapprima sale sulla colla sempre ben segnato e di facile percorrenza e poi inizia a scendere in direzione di Pra Boe’. Il bosco è magnifico ed il silenzio ci riconcilia con noi stessi. Questo tratto di sentiero termina in corrispondenza della prima pala costruita proprio a Pra Boe’ dove in precedenza si trovava una torre con anemometro appositamente collocata per rilevare i dati relativi all’intensita’ del vento utili all’eventuale fattibilita’ di insediamento delle pale. In questo tratto il paesaggio è stato modificato per necessita’ costruttive ma confidiamo che la natura si riappropriera’ dei tratti disboscati. Superata la prima pala si prosegue in direzione della seconda sempre su amplissima sede stradale, e superata anche la seconda costruzione, la carreggiata tende a restringersi sinche’ dopo circa 200 metri torna ad assumere le sembianze di un sentiero. Con un ultimo tratto in discesa arriviamo a San Giacomo. Qui breve sosta per rifocillarsi e poi iniziamo il viaggio di ritorno percorrendo l’ampio stradone questa volta in direzione della provinciale di Pian dei Corsi. Dopo circa 1,5 km imbocchiamo sulla destra un sentiero (anche questo non segnalato ma individuato grazie allo smartphone(vedi guida)) che riprende a salire con bellissimo attraversamento del bosco. In pratica ritorniamo a Pra Boe’ e dopo essere transitati nuovamente davanti alla pala eolica imbocchiamo sulla sinistra un ampio sentiero che inizia a salire con una certa regolarita’ dirigendosi verso occidente. In pratica scorre parallelamente a quello percorso all’andata soltanto leggermente piu’ in basso . Il bosco è sempre magnifico ed il rumore delle gocce di acqua che cadono dalle foglie degli alberi ci fa compagnia. Proseguiamo di buona lena sino a giungere ad incontrare una carrareccia che proviene da sinistra e che, volendo, ci consentirebbe di scendere nuovamente sullo stradone principale. Invece proseguiamo in salita e dopo breve tratto giungiamo nuovamente al quadrivio dell’andata. Questa volta prendiamo a sinistra e con un ultimo tratto abbastanza impegnativo giungiamo in vista della ex base militare. Evitiamo di entrarvi perche’ da tutto il gruppo ampiamente conosciuta e percorrendo il perimetro esterno dopo circa 40 metri incontriamo un sentiero sulla sinistra sche scende nel bosco. E’ un sentiero utilizzato dai bikers da discesa ma anche percorso a piedi si dimostra gradevole e pienamente immerso nello splendido bosco. Alternando tratti piu’ ripidi con altri piu’ dolci andiamo a congiungerci con l’ampia sterrata che abbiamo percorso all’inizio del giro. Da qui svoltando a destra con breve percorso torniamo all’auto.

Lunghezza: 11,5 km circa. Dislivelli accettabili e fondo sempre ottimo.

Giudizio: percorso facile ma sempre immerso in meravigliosi boschi. Consigliabile anche nei mesi estivi per la presenza di ampia copertura arborea.

 

File Google earth:  https://www.box.com/s/4xmebkoui1mxbtqur8l0

percorsaltimpercors

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