Come sempre partenza da Finale Ligure con direzione Vezzi Portio e successivo imbocco, proprio di fronte al comune di Vezzi, della carrareccia(inizialmente in asfalto) che si dirige verso le Rocche Bianche. Il fondo è discreto e richiede solo un po’ di attenzione per non rovinare il fondo dell’auto. Giungiamo cosi’ alle Rocche intorno alle 8.30 e nello spiazzo ampio davanti al monumento parcheggiamo. L’aria è frizzante ma la giornata bella. Partiamo di buona lena risalendo la carrareccia in direzione Colla del Termine. Dopo un paio di km circa incontriamo sulla destra la deviazione per il sentiero dei 5 Ponti che imbocchiamo. Cominciamo a scendere, anche decisamente, sempre seguendo la strada principale disinteressandoci di alcune deviazioni che si incontrano, sinche’ dopo circa 1 km inontriamo, nei pressi di una cascina abbandonata, una deviazione sulla sinistra. La deviazione, per quanto abbastanza evidente, non ha alcuna indicazione ne’ contrassegno (vi invito pertanto ad utilizzare la traccia che vi allego in formato kmz). Presa questa deviazione dopo breve giungiamo nei pressi della cascina abbandonata menzionata in precedenza. Qui avviene la ricongiunzione con una evidente carrareccia. Svoltiamo decisamente a sinistra sull’ampia sede stradale riprendendo a salire gradualmente. Il fondo è ottimo e dopo breve tratto giungiamo nei pressi di una costruzione, in parte lesionata e pericolante, posta in un punto estremamente panoramico sul Golfo Ligure di Levante. Si tratta dell’ex palazzo della famiglia del Marchese de Mari, costruito nel 1835, su un latifondo che la sua famiglia aveva acquisito nel 1722. Ora la costruzione mostra evidenti segni di abbandono, ma le dimensioni e la annessa cappella di Sant’Anna, nonche’ la presenza di vicine costruzioni piu’ piccole ( case per i mezzadri?) fanno pensare che la zona, ora ormai divenuta bosco, fosse un tempo coltivata. Dopo una visita alla struttura (prestare attenzione!!!) riprendiamo la carrareccia e salendo gradualmente giungiamo alla Colla del Termine, punto di snodo nevralgico nel passato per i rapporti tra la costa e la pianura padana. Sulla sinistra (provenendo dalle rocche bianche), proprio di fianco a dei tavoli da picnic si diparte in salita un sentiero piuttosto evidente e che sara’ la nostra strada per la prosecuzione dell’anello. Inizialmente in salita piu’ decisa diviene poi piu’ alterno con tratti piu’ facili, correndo sempre sul crinale che divide il lato mare da quello propriamente interno. Il sentiero in questo tratto è davvero gradevole e la vista sulla Val Bormida fa spaziare l’occhio sino alla cerchia alpina. Dopo aver superato un tratto spianato per il taglio del bosco giungiamo finalmente alla Colla delle Tagliate individuata dalla presenza di paline del metanodotto. Se andassimo a destra scenderemmo, con piacevolissima stradina boschiva, sulla carrareccia che da Mallare risale a San Giacomo, invece prendiamo a sinistra scendendo nel bosco e dopo circa 100 metri prendiamo un evidente sentiero contrassegnato sia da una riga bianca ed una rossa sia da una R rossa(scopriremo poi cos’è) con l’indicazione per Monte Alto. Il sentiero in questo tratto risale magnificamente il crinale all’interno di un meraviglioso bosco. La pendenza, dopo un primo tratto, di tipo medio diviene via via piu’ decisa sino ad essere davvero impegnativa. Con un ultimo sforzo giungiamo in cima dove una targa ricordo ci segnala che siamo arrivati ai 956 m. del Monte Alto e che il tracciamento del sentiero è dovuto al gruppo “La Rocca” (ed ecco il perche’ della R rossa come segnavia) . In questo punto la vista spazia sia sul versante occidentale marino sin verso l’estremo ponente ligure sia verso quello orientale col Savonese e Genovese: è davvero un punto magico che ripaga della dura fatica per giungervi. Arrivati a questo punto dovremmo tornare indietro, ripercorrere in discesa il sentiero sino all’imbocco e poi, girando a destra, dirigerci nuovamente verso le Rocche Bianche ma valutando la geografia del luogo e vedendo che il metanodotto discende il monte dirigendosi verso San Giacomo lasciando un’ampia traccia percorribile, decidiamo di scendere direttamente la montagna con direzione San Giacomo. La discesa che paventavamo piu’ complicata si rivela invece decisamente semplice ed in circa 1 km sbuchiamo alla Colla di San Giacomo proprio dietro al cippo commemotativo che li si trova. Da qui seguendo l’ampia carrareccia in discesa ci riportiamo verso le Rocche Bianche incontrando la strada gia’ percorsa al mattino alla partenza.
Lunghezza: circa 14 km con dislivello complessivo medio.
Giudizio: percorso estremamente interessante per la valenza storico/economica della zona con interessante ascesa al Monte Alto ed ai suoi scorci panoramici. Interessante senz’altro il “!fuoripista” dal Monte Alto alla Colla di San Giacomo. Nessuna difficolta’ di percorso ma alcuni tratti decisamente impegnativi come pendenza. Sentieri non tutti segnati ma nel complesso di non difficile orientamento.
Percorso giro originale: https://www.box.com/s/5f4plbgirbushuyneymf
Percorso effettuato con “divagazione” dal Monte Alto:https://www.box.com/s/2luvbfqkirm5ir5breh1